Padova: Specola, si accende la nuova illuminazione della torre

29.09.2017

Alle 20 e 30 si accendono le luci, poi una serata di coreografie e incontri.

Sarà la Notte Europea dei Ricercatori a tenere a battesimo la nuova illuminazione della torre della Specola, sede dell’Osservatorio Astronomico di Padova e luogo simbolo della ricerca astrofisica, che proprio quest’anno compie i suoi 250 anni. Domani, alle ore 20 e 30 nella Piazza d’Armi del Castello, si terrà la cerimonia di accensione dell’illuminazione esterna della torre, alla presenza di: Gaetano Telesio, Direttore Generale Istituto Nazionale di Astrofisica – INAF; Arturo Lorenzoni, Vicesindaco del Comune di Padova; Andrea Sasso, Amministratore Delegato iGuzzini; Roberto Gasparetto, Direttore Generale AcegasApsAmga; Flavio Seno, Vice Direttore Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova; Vincenzo Restaino, Direttore Dipartimento ARPAV Padova.
Per tutta la serata poi la piazza diventerà un luogo di particolare suggestione, grazie ad uno speciale palinsesto di coreografie luminose sulla torre, che accompagnerà il ricco programma della Notte dei Ricercatori all’interno dell’Osservatorio.

Un lavoro di squadra fra pubblico e privato

L’intervento che si inaugura domani sera è il frutto di una proficua collaborazione in atto da mesi fra soggetti pubblici e privati, che ha consentito di restituire alla città un pezzo straordinario di storia, architettura e cultura scientifica. In particolare, alla proposta dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) hanno risposto l’Amministrazione Comunale, iGuzzini, che ha fornito gli innovativi corpi illuminanti, e AcegasApsAmga, che ha curato l’impianto e l’installazione delle lampade.
Il tutto sotto la supervisione dell’Osservatorio Inquinamento Luminoso di ARPAV, Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto e della Sovrintendenza.

Una luce di qualità: efficiente e sostenibile

La nuova luce della Specola sarà un esempio di illuminazione eccellente, sotto numerosi punti di vista: arredo urbano, efficienza energetica e contenimento dell’inquinamento luminoso, aspetto quest’ultimo di particolare valenza, vista la funzione che la torre sta ricoprendo da ormai un quarto di millennio.
Il progetto di riqualificazione dell’illuminazione permetterà innanzitutto di valorizzare la suggestiva mole della Torre, rendendola finalmente visibile dal centro città e dalle Riviere. Ma la nuova luce della Specola, sarà soprattutto sostenibile. Il nuovo sistema infatti opererà per ottimizzare i consumi energetici e contenere l’inquinamento luminoso, garantendo al tempo stesso una migliore qualità dell’illuminazione.

Le caratteristiche tecniche del nuovo impianto

Il nuovo impianto di illuminazione esterna della Specola, fornito da iGuzzini, sarà costituito da 4 gruppi di proiettori a LED con sorgente luminosa bianca calda – 3000 K- installati sui tetti degli edifici circostanti. Ogni gruppo provvederà a illuminare un lato della torre medievale. Accanto a questi apparecchi saranno installati anche proiettori RGB che, grazie alla possibilità di miscelare la luce LED di colore rosso, verde e blu, potranno fornire suggestivi effetti cromatici sulle facce della torre medievale in particolari occasioni, il tutto gestito attraverso un sistema di controllo KNX DALI. Gli apparecchi utilizzati hanno ottiche diverse e in alcuni casi sono dotati di lenti e di alette per creare un effetto luminoso che accentua lo slancio verticale della costruzione; le alette direzionali, inoltre, permettono di tenere sotto controllo l’emissione verso l’alto della luce e quindi ridurre al minimo il fenomeno dell’inquinamento luminoso. Le 6 grandi finestre astronomiche che caratterizzano la Sala delle Figure, nell’Osservatorio Superiore, saranno retroilluminate da apparecchi LED lineari montati su profili, in cui flusso luminoso è indirizzato sia verso l’alto sia verso il basso. Gli apparecchi sono posizionati fra il vetro e le tende motorizzate retrostanti: l’effetto percepito dall’esterno è quello di una ampia superficie luminosa che si ripete ritmicamente alla sommità della torre. In coincidenza con questo intervento, nuovi proiettori a LED sostituiranno gli obsoleti proiettori alogeni della Sala delle Figure. All’ultimo livello, i cupolini saranno illuminati con quattro proiettori fissati al parapetto della terrazza, con fascio luminoso tangente alla muratura in elevazione. Tutto l’impianto è progettato in modo che i proiettori emettano fasci concentrati solo sulle superfici da illuminare controllando gli angoli di emissione con speciali alette.

Il convegno all’Osservatorio Astronomico

L’inaugurazione sarà preceduta, alle ore 17,30 da una tavola rotonda presso l’Aula Magna del Collegio Dimesse che illustrerà ad amministratori pubblici e addetti ai lavori i dettagli dell’intervento, al fine di proporlo quale best practice di settore, sia per gli aspetti tecnologici che di partnership fra tutti i soggetti coinvolti.
Turatto: “la Specola come modello virtuoso di illuminazione, grazie alla sinergia degli attori coinvolti”

“Siamo particolarmente orgogliosi di aver portato a termine l’ambizioso progetto che ci eravamo proposti per la chiusura delle celebrazioni per i 250 anni dell’Osservatorio. Questo è stato possibile solo grazie all’entusiastico e concreto coinvolgimento di tutti gli enti coinvolti” spiega Massimo Turatto, Direttore INAF Padova. “La Specola di Padova si propone ora come un modello virtuoso d’illuminazione di un monumento di grande valore simbolico per la città nel rispetto dell’ambiente. La Specola sarà illuminata ‘quanto serve e quando serve’. Tutta l’emissione luminosa verrà concentrata sulla Torre, evitando un’inutile e costosa dispersione di energia”.

Lorenzoni: “una grande opera, che mette insieme tecnologia e storia”

“La Specola è uno dei monumenti più significativi di Padova e ne ha attraversato secoli di storia. Negli ultimi 250 anni in particolare questa torre è diventata un simbolo del legame della città con la scienza e la ricerca, proiettando la propria lunga e ricca storia nel futuro. Oggi la Specola, proprio in occasione di un importante anniversario, si dota di un sistema di illuminazione innovativo e sostenibile, che coniuga il rispetto per l’ambiente e l’efficienza” dichiara Arturo Lorenzoni, Vicesindaco del Comune di Padova. “La tecnologia a Led consente una valorizzazione del patrimonio artistico straordinaria, come mai prima d’ora. Siamo orgogliosi di poter coniugare tecnologia e storia come in questa occasione. È la missione della nuova Università: coniugare l’innovazione con la bellezza e la qualità della vita”.

Dell’Acqua: “uno stimolo ad operare con qualità ed efficienza, a tutela dell’ambiente”

“L’esperienza condotta nella progettazione della nuova illuminazione della Specola ha rappresentato una nuova sensibilità verso l’inquinamento luminoso, troppe volte trascurato” sostiene Nicola Dell’Acqua, Direttore Generale di ARPAV. “Auspichiamo che sia di stimolo per tutti, in particolare progettisti ed amministrazioni pubbliche, per realizzare sia nell’illuminazione pubblica sia in quella privata, una illuminazione di qualità e meno impattante sul cielo stellato, che è l’unica finestra verso l’universo che ci circonda. Gli strumenti tecnici e legislativi non mancano, occorre solo applicarli e sensibilizzare i cittadini su queste tematiche.”

Sasso: “ricerca e impegno di IGuzzini per soluzioni eco-sostenibili”

“Siamo entusiasti di aver contribuito a riportare alla luce un simbolo storico di Padova, e onorati di farlo proprio nel luogo che studia, tutela e valorizza il patrimonio artistico più antico e suggestivo del mondo: il cielo” afferma Andrea Sasso, Amministratore Delegato di IGuzzini. “Questa bellissima operazione valorizza la ricerca e l’impegno di iGuzzini nello sviluppo di soluzioni per l’illuminazione architetturale e nella lotta contro l’inquinamento luminoso, per una migliore qualità dell’ambiente e della vita”.
Gasparetto: “in questo progetto il meglio del know-how AcegasApsAmga”

“Restituire alla città la vista notturna della Specola è per AcegasApsAmga innanzitutto un grande piacere”, spiega Roberto Gasparetto, Direttore Generale AcegasApsAmga. “In questo progetto abbiamo profuso il meglio del nostro know-how legato alle soluzioni smart di illuminazione pubblica, che stiamo applicando in numerosi comuni del Triveneto, fra cui Udine e Padova.”

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