Illuminazione pubblica più sostenibile: gli esperti si confrontano a Frosinone

23.01.2018

Se ne è parlato questa mattina presso la Provincia di Frosinone, durante il convegno organizzato da Hera Luce alla presenza di rappresentanti del Ministero dell’Ambiente, dei Presidenti della Provincia di Frosinone, dell’Unione Astrofili Italiani e del Gal Verla.

Un confronto fra Ministero, amministratori e tecnici
Esistono soluzioni per lo sviluppo sostenibile e il controllo dell’inquinamento luminoso nel settore dell’illuminazione pubblica? Se ne è parlato questa mattina nell’ambito del convegno “Un nuovo inizio per l’illuminazione pubblica italiana” tenuto presso la sede della Provincia di Frosinone. L’incontro è stato organizzato dalla Provincia in collaborazione con Hera Luce, società del Gruppo Hera e secondo operatore in Italia in questo settore, con i patrocini del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dell’ANCI Regione Lazio. All’appuntamento, oltre ad un centinaio fra amministratori, funzionari della P.A. e tecnici del settore, hanno preso parte in qualità di relatori anche Riccardo Rifici, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Antonio Pompeo, Presidente della Provincia di Frosinone, Loreto Policella, Presidente del Gal Verla, Mario di Sora, Presidente dell’Unione Astrofili Italiani. A loro si sono uniti i contributi di Hera Luce: dal Direttore Generale, Alessandro Battistini, a Matteo Seraceni, Responsabile Ufficio Ingegneria e Innovazione, entrambi referenti presso il Ministero dell’Ambiente del tavolo di lavoro sui Criteri Ambientali Minimi per l’illuminazione pubblica.

L’esperienza di Hera Luce
Grazie all’esperienza maturata nel settore, il Gruppo Hera (che gestisce il servizio in oltre 160 comuni italiani, tra cui Ceccano, Ferentino e Fumone, per un totale di circa 500.000 punti luce) ha potuto sviluppare un sistema di misurazione della circolarità per gli impianti di illuminazione innovativo e unico nel suo genere. Il tutto in linea con le attuali politiche europee e italiane, orientate allo sviluppo di un sistema economico circolare che permetta di avere processi produttivi più performanti producendo meno scarti e ottimizzando i consumi energetici, tutto a vantaggio della collettività. L’economia circolare, del resto, è uno degli ambiti di maggiore attualità e maggiore impegno per il Gruppo Hera, come dimostra il suo recente ingresso nel prestigioso programma internazionale CE100 della Fondazione Ellen MacArthur.

Al centro della discussione i Criteri Ambientali Minimi
Fra i temi della mattinata anche i cosiddetti CAM, Criteri Ambientali Minimi. Si tratta di parametri che forniscono indicazioni per indirizzare gli enti pubblici verso la razionalizzazione dei consumi e degli acquisti adottando l’approccio Green Public Procurement (GPP o acquisti verdi), attraverso il quale le Amministrazioni Pubbliche si rivolgono a soluzioni di minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita.
Gli attuali CAM per l’acquisto di apparecchi e la progettazione di impianti di illuminazione pubblica presentano un sistema di valutazione energetica aggiornato alle ultime tecnologie disponibili e dettano le linee guida per investimenti mirati nel settore, mettendo a disposizione delle pubbliche amministrazioni uno strumento utile, che potrebbe diminuire di oltre il 35% i consumi di energia, con un risparmio annuo di 530 milioni di euro e un abbattimento delle emissioni di CO2 pari a 1,3 milioni di tonnellate.
Il convegno è stata dunque l’occasione per parlare dei nuovi CAM in preparazione per il servizio di illuminazione pubblica, che detteranno le regole per definire appalti e concessioni relativi alla gestione degli impianti, garantendo la sostenibilità ambientale ed economica del servizio.
Questi, integrati al modello di economia circolare messo a punto da Hera Luce, potranno contribuire al raggiungimento di 6 dei 17 obiettivi previsti dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile redatta dall’Onu, che sono legati all’efficienza energetica, alla sostenibilità ambientale, alla realizzazione di infrastrutture resilienti e innovative per città sicure e sostenibili, quindi alla responsabilità sociale.

Info: ideeuropee@ideeuropee.com