Hera Luce e Università di Napoli, nasce il Dottorato sull’illuminazione che fa bene all’ambiente e alle persone

10.02.2022

Dal primo gennaio è iniziato il dottorato in “Illuminazione innovativa ed efficiente in luoghi confinati” sviluppato dalla collaborazione tra l’Università Federico II di Napoli, Dipartimento di Ingegneria Industriale, ed Hera Luce.

Luce non solo per illuminare e rendere più performanti i luoghi lavorativi, ma anche per contribuire al benessere dell’uomo che ci lavora e ai suoi cicli vitali regolati proprio dalla luce, oltre che dell’ambiente, riducendo i consumi e l’impatto ambientale dei sistemi di illuminazione. Questo l’intento con cui è nato il dottorato in “Illuminazione innovativa ed efficiente in luoghi confinati” sviluppato dalla collaborazione tra l’Università Federico II di Napoli, Dipartimento di Ingegneria Industriale, ed Hera Luce.

Dal primo gennaio è partito il corso di studi, della durata di tre anni, per cui è stata selezionata la dottoranda Giulia Sodano, 26 anni, di Napoli e neolaureata in architettura: da sempre vicina ai temi ambientali, darà il suo contributo alla ricerca seguita dalla docente di fisica tecnica ambientale, Laura Bellia, e dalla ricercatrice Francesca Fragliasso.

Il corso

Il periodo di ricerca sarà diviso tra università e sede del Gruppo Hera, per studiare in maniera teorica e pratica gli effetti complessivi della luce sugli esseri umani e negli ambienti di lavoro, fornendo criteri su come impostare modelli di illuminazione utilizzando fonti naturali e artificiali in modo efficiente ed efficace. Lo scopo è quello di integrare luce naturale e luce artificiale in modo da ottimizzare l’utilizzo della risorsa naturale e ridurre i consumi energetici dovuti all’illuminazione elettrica e adattare le condizioni di illuminazione degli ambienti interni alle esigenze degli occupanti, tenendo conto degli effetti della luce non solo sulle prestazioni visive, ma anche sul globale stato di benessere delle persone (effetti sull’umore, sulle prestazioni lavorative e sulla regolazione dei ritmi circadiani).

Oltre a questo, verranno esaminate le best practice e l’evoluzione degli strumenti normativi europei per fornire ai progettisti della luce le linee guida per garantire una riduzione degli impatti ambientali al di là dell’aspetto energetico, coinvolgendo quindi politiche di manutentabilità, riutilizzo e riciclo.

Gli obiettivi

Il settore dell’illuminazione e dell’energia, nelle sue numerose applicazioni, sta affrontando negli ultimi anni un fortissimo cambiamento per stare al passo con le nuove tecnologie ed i nuovi bisogni richiesti dagli individui. Da un lato, c’è bisogno di raggiungere sempre più alti livelli di efficienza richiesti dal mercato e, dall’altro, di una progettazione che sappia coniugare un design accattivante ed un comfort elevato. In questo contesto, il progetto proposto ambisce a fornire al mercato e ai progettisti del settore le metodologie e gli strumenti necessari a rendere realizzabili e industrializzabili le idee proposte.

“L’introduzione e la diffusione della tecnologia LED e l’implementazione dei protocolli di comunicazione digitale, hanno moltiplicato le opportunità progettuali nel campo illuminotecnico – spiega Matteo Seraceni, responsabile del dottorato per Hera Luce -. Le caratteristiche degli apparecchi illuminanti, come il flusso luminoso emesso, la distribuzione spettrale della luce e quindi la sua temperatura di colore, possono essere variati in base alle esigenze in maniera dinamica. Una buona parte dei processi biologici e fisiologici umani, come la produzione di ormoni quali la melatonina, responsabile del ciclo sonno-veglia, o i meccanismi di regolazione di temperatura e pressione sanguigna, sono basati su un ritmo circadiano giornaliero. L’esposizione alla luce è uno dei fattori fondamentali per la regolazione dell’orologio biologico umano che garantisce la corretta sincronizzazione di tali processi. La ricerca vuole analizzare il progetto della luce a tutto tondo, integrando anche valutazioni di carattere ambientale che vanno oltre il solo risparmio energetico: ci occuperemo infatti anche degli impatti ambientali e del ciclo di vita degli impianti di illuminazione”.

Il dottorato partecipa agli Obiettivi ONU 2030: Riduzione consumi per illuminazione, Infrastrutture di qualità per supportare il benessere degli individui, Ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo, Migliorare l’istruzione, la sensibilizzazione e la capacità umana e istituzionale per quanto riguarda la mitigazione del cambiamento climatico.

Hera Luce

Hera Luce è la società di illuminazione pubblica del Gruppo Hera. Gestisce gli impianti di illuminazione di oltre 180 comuni in 11 regioni italiane, per un totale di circa 530mila punti luce: una dimensione che la colloca ai primi posti fra gli operatori nazionali del settore. Hera Luce declina l’orientamento all’economia circolare e alla sostenibilità del Gruppo Hera nei servizi di city lightning attraverso soluzioni improntate alla più alta efficienza energetica e alla recuperabilità di tutti i componenti del sistema di illuminazione pubblica.

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